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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Cartesio e la ricerca del fondamento del sapere

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Cartesio nasce in Francia nel 1596, da una famiglia borghese, frequenta i suoi studi presso il celebre collegio dei gesuiti di La Flèche studiando scienze, latino, matematica, logica, grammatica e metafisica. Successivamente ai suoi studi, si arruola nell'esercito come ufficiale di alto grado, ma non è tanto la guerra o le armi ad interessarlo, quanto l'opportunità che trova nell'esercito, di conoscere uomini diversi e paesi diversi. Durante questo periodo militare, una notte fa tre sogni che ritiene rivelatori per la sua missione di filosofo, in quanto Dio gli affida una missione, ovvero “rinnovare tutto l'edificio del sapere rifondandolo su basi certe e sicure”. Questo sogno per lui è così importante che si riempie di entusiasmo e speranza e così comincia la sua missione, si trasferisce a Parigi, e frequenta solo poche persone selezionate. Qui si dedica prevalentemente allo studio di alcuni problemi scientifici e matematici. Successivamente si trasferisce in Olanda, d

La scienza e il suo potere

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Con la nascita della scienza moderna, quello che è stato il pensiero scientifico aristotelico viene abbandonato. Quella prospettiva organicistica, qualitativa e finalistica, lascia il posto ad una prospettiva tecnica, pratica, orientata a conoscere la natura, affinché la natura si metta a disposizione dell'uomo. La matematica comincia ad avere un ruolo fondamentale come strumento del pensiero, ma soprattutto come legge interna di un cosmo strutturalmente geometrico. Ora la rivoluzione scientifica prende piede, attraverso Galileo Galilei, Keplero, si cominciano a studiare le leggi dell'universo, attraverso l'osservazione dei fenomeni, e si introducono nuovi strumenti di indagine. I filosofi di ieri e di oggi, si trovano di fronte allo stesso mondo, ma lo descrivono in maniera differente per motivi di ordine, sia soggettivo, che oggettivo, quello che muta infatti è lo sguardo di chi osserva e questo grazie proprio all' invenzione e allo sviluppo dei nuovi strumenti

Bacone il potere della scienza

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Per Francesco Bacone, la scienza consegue vantaggi mai ottenuti prima, allo scopo del miglioramento delle condizioni di vita degli uomini, e a suo avviso, la scienza è un sapere tecnico che deve stabilire il dominio da parte dell'uomo sulla natura. Uno dei suoi principi di massima, è che “sapere è potere”. Baccone vive nel 600, in Inghilterra, dove la tecnica si è sviluppata in maniera importante, e in questo contesto ha sviluppato una critica alla filosofia aristotelica, vedendo nella stessa un limite, un confine, dentro il quale rimanevano le scoperte degli antichi, dove il principio dell'autorità, sottometteva ciecamente le persone, in quanto anziché portare avanti le teorie dei loro maestri le persone le accettavano e le riproducevano passivamente. Bacone, sostituì nella sua filosofia la figura del maestro con quella dell’inventore,, sostituì la figura del sapiente con quella del professionista, che contribuisce al progresso della scienza, infatti per lui nel sapere s