Hobbes e la teoria dell'assolutismo politico
Secondo Hobbs, l'uomo vive in uno stato di natura, che è una condizione nella quale lo stesso mira a procurarsi tutto ciò che serve alla sua sopravvivenza. Per conseguire questo scopo, l'uomo non si pone limiti, e questo porterà inevitabilmente ad una sopraffazione reciproca, dove ognuno diventa nemico dell'altro, dove l'unico pensiero sarà quello di soddisfare ogni proprio bisogno calpestando l’altro.
Nello stato di natura però non c'è solo il bisogno,
ma c'è anche il timore, il timore della morte che porterà l'uomo a perdere
interesse verso qualsiasi cosa, e sarà proprio per questo che a parere di Hobbs
la vita dell'uomo in questo stadio di natura sarà solitaria brutta e misera.
Secondo lui, questo stato di natura si vede
nei fatti di tutti i giorni, in quanto gli uomini per natura tendono a
difendersi continuamente, a proteggersi, infatti se viaggiano, viaggiano armati,
se sono a casa si chiudono dentro, se hanno dei beni li mettono in cassaforte e
quindi la vita degli uomini è fatta di misure di difesa o si difendono o
attaccano, e per questo motivo l'uomo che vive in uno stato di natura è
predisposto alla guerra.
Ma se l'uomo vive in uno stato di natura
caratterizzato continuamente da una predisposizione alla guerra, il rischio è
che si vada verso l'autodistruzione, con il tutti contro tutti la società umana
scomparirebbe.
Proprio per uscire da questo rischio, bisogna
uscire dallo stato di natura e generare una società civile.
Pertanto, se gli uomini vogliono sopravvivere
devono mettere un freno e limitare la propria libertà e quindi passare dallo
stato di natura alla ragione naturale a quel diritto naturale che è la capacità
di anticipare e vedere gli eventi futuri allo scopo di preservare la vita.
Per poter arrivare alla ragione naturale Hobbs
suggerisce delle massime che gli uomini dovrebbero rispettare, e queste sono:
·
la ricerca della pace
·
avere libertà ovvero la propria
libertà finisce quando comincia la libertà degli altri
·
rispettare i patti.
Se l'uomo rispettasse queste tre massime
automaticamente rispetterebbe poi la giustizia, l'uguaglianza il giudizio di
terzi in caso di conflitto.
Detto questo per arrivare ad una società
politica e civile, gli uomini devono stabilire un patto di Unione, ovvero un
contratto che li porti ad unirsi e ad aggregarsi, al fine di perseguire uno
scopo comune, ma dovrebbero anche essere costretti a non recedere da tale patto
quando ad esempio l'interesse privato risultasse superiore all'interesse
collettivo.
Questo perché l'uomo è diverso dalle api,
perché mentre le api mettono sempre il bene comune prima dell'interesse
personale, l'uomo per sua natura metterà sempre il bene privato davanti al bene
comune; infatti, il patto di Unione ovvero questo accordo tra le api è un
accordo naturale, mentre per l'uomo è un accordo artificiale, ovvero è un
accordo che scaturisce da un patto che l'uomo fa con un altro uomo, e quindi
non è naturale.
Per ovviare a questo, bisognerebbe stipulare
oltre al patto di Unione il patto di sottomissione che è quel contratto con il
quale gli uomini conferiscono autorità, potere, comando ad un sovrano, ad un
re, o ad un'assemblea al fine di ottenere in cambio sicurezza e stabilità.
Questo potere assoluto attribuito ad una
autorità, prende il nome di Leviatano, che era un mostro Marino una figura
mostruosa, terribile il più cattivo di tutte le creature, e con la quale Hobbs identificava
l'immenso potere. Colui che raggiunge questo ruolo, viene chiamato sovrano, in
quanto individuo superiore a tutti gli altri, mentre tutti gli altri verranno
detti sudditi.
Ma per raggiungere il ruolo di sovrano ci sono solo due modi, il primo prevede l'impiego della forza e la sottomissione, il secondo prevede un accordo tra le persone e quindi una volontà di sottostare ad un'autorità.
Quindi nel primo caso ci troveremo di fronte a
uno stato patriarcale, autoritario, nel secondo caso ad uno stato politico o
istituzionalizzato.
Alla luce di quanto sopra per Hobbs, la figura
migliore per una forma di governo è quella della monarchia in quanto sebbene
esistano varie forme di rappresentanza, (monarchia-
aristocrazia- democrazia), l'unica forma che a suo avviso mette l'interesse
pubblico prima dell'interesse privato è proprio la monarchia.
I motivi di tale scelta si possono ravvedere
nel fatto che:
·
nessun re Metterebbe il proprio
interesse prima di quello pubblico, perché non avrebbe interesse ad avere un
popolo povero e insicuro,
·
il re può prendere le sue
decisioni in totale segretezza e quindi eviterebbe fughe di notizie
·
Sarà solo il re a prendere
decisioni e questo toglierebbe i conflitti nel prendere decisioni, come avviene
spesso nelle assemblee.
Questo non toglie che anche nella monarchia
potrebbero esistere degli inconvenienti perché anche il re potrebbe fare dei
favoritismi ma a questo si può rimediare affidando temporaneamente il potere ad
un tutore.
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